{"id":113,"date":"2023-02-17T19:22:40","date_gmt":"2023-02-17T18:22:40","guid":{"rendered":"http:\/\/raffaelerossi.it\/biografia\/"},"modified":"2023-10-14T12:17:14","modified_gmt":"2023-10-14T10:17:14","slug":"biografia","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/raffaelerossi.it\/biografia\/","title":{"rendered":"Biografia"},"content":{"rendered":"\n \n
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Una scelta difficile di vita<\/h3>\n <\/div>\n <\/div>\n
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Raffaele Rossi \u00e8 nato a Perugia il primo febbraio del 1923. Alla fine degli anni Trenta partecipa come studente dell\u2019Istituto Magistrale alla organizzazione dei primi gruppi antifascisti in relazione con professori di alta levatura morale e intellettuale come Elisa Quadri e Averardo Montesperelli, presidente dell\u2019Istituto di studi filosofici, che, con la collaborazione di Aldo Capitini, fu uno dei centri pi\u00f9 attivi e fecondi dell\u2019antifascismo culturale italiano. 
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Durante l\u2019occupazione tedesca fa parte del movimento giovanile di resistenza nella citt\u00e0 di Perugia, assumendo poi incarichi di direzione del movimento giovanile comunista e del partito. Dopo il 18 aprile del 1948, nella difficile situazione in cui sembravano essere rimesse in discussione le fragili conquiste democratiche, si dimette da insegnante di ruolo per dedicarsi pienamente alla direzione del PCI. Diviene nel 1848 vice segretario e poi nel 1951 segretario della federazione di Perugia. Dal 1956 al 1966, \u00e8 chiamato a dirigere quella di Terni. E\u2019 eletto membro del Comitato Centrale nell\u2019VIII Congresso del 1956, anno \u201cindimenticabile\u201d nella vicenda della critica e della condanna dello stalinismo nella diversit\u00e0 e alterit\u00e0 tra l\u2019esperienza sovietica e quella italiana. Nel 1966, mentre riprende l\u2019insegnamento, assume l\u2019incarico di segretario regionale del partito. 
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Nel 1968 \u00e8 eletto Senatore della Repubblica per tre legislature (Collegio di Terni e poi quello di Perugia), svolgendo l\u2019attivit\u00e0 parlamentare fino al 1979 in diverse Commissioni (Industria, Vigilanza RAI, Interparlamentare per le Regioni, Ecologia), e con particolare impegno in quelle della Pubblica Istruzione e degli Esteri. Diviene membro del Consiglio d\u2019Europa (Commissione Cultura ed Educazione).
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In diversi momenti assume incarichi amministrativi nel Consiglio comunale di Perugia (1952-1956), in quello di Terni come consigliere e poi assessore alla Pubblica istruzione (1960-1968), in quello di Perugia (1975-1980) e poi nel 1980, come vice sindaco, fino alle dimissioni nel 1987. E\u2019 anche capolista e capogruppo nel Consiglio comunale di Montecastrilli in particolare rappresentanza della zona di Avigliano.
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E\u2019 chiamato a far parte di alcune istituzioni culturali come il Consiglio nazionale della Dante Alighieri di cui \u00e8 ora Consigliere emerito con diploma di benemerenza e medaglia d\u2019argento, l\u2019Universit\u00e0 per Stranieri, l\u2019Accademia di Belle Arti, Il Collegio del Cambio. Per trenta anni \u00e8 stato membro dell\u2019Istituto per la storia dell\u2019Umbria contemporanea e per diciotto anni presidente, partecipando ad un\u2019intensa attivit\u00e0 di ricerca e di direzione. E\u2019 socio della Deputazione di Storia Patria per l\u2019Umbria.
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gli studi<\/h3>\n <\/div>\n <\/div>\n
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Completati gli studi magistrali nel 1942, inizia subito l\u2019attivit\u00e0 di insegnante in quelle \u201cscuole rurali\u201d che erano una simulazione della scuola e una fucina di analfabetismo di rapido ritorno, osservatorio di una povera Italia dimenticata. Consegue poi la laurea in Lettere all\u2019Universit\u00e0 di Roma (laurea in storia del Risorgimento) e l\u2019abilitazione in Storia e Filosofia.
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L\u2019insegnamento nella scuola elementare e poi in quella media continuer\u00e0 negli anni successivi in altre localit\u00e0 della provincia di Perugia e di quella di Terni, occasione di conoscenza dell\u2019Umbria plurale nelle citt\u00e0 e nei tanti piccoli centri della regione. Al problema della scuola dedicher\u00e0 negli anni Sessanta articoli, studi e ricerche. Un saggio fu premiato, nel giugno 1967, al Concorso indetto dal \u201cCentro nazionale di studio per i problemi della scuola nelle campagne\u201d.
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Una vita in compagnia dei libri in cui fin\u00ec per imporsi lo studio della storia, attivit\u00e0 che ha costantemente accompagnato l\u2019impegno politico: la storia nazionale come condizione di una comprensione critica del presente con particolare riferimento al Risorgimento e al periodo giolittiano come antecedente della prima guerra mondiale e della dittatura, la storia urbana nell\u2019Umbria delle citt\u00e0.
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Per quanto concerne la citt\u00e0 di Perugia gli anni settanta e ottanta sono quelli di un forte impegno per elevare la qualit\u00e0 urbana nelle nuove zone d\u2019immigrazione e per salvaguardare i valori ambientali e sociali della citt\u00e0 storica: le iniziative della \u201cFesta Grande\u201d e la proposta del \u201cConsiglio Grande\u201d richiamavano le ragioni pi\u00f9 profonde dell\u2019identit\u00e0 cittadina e indicavano la necessit\u00e0 di ridare senso alla democrazia. Ai problemi della scuola e dell\u2019Universit\u00e0, a quelli della storia nazionale e del movimento operaio,a quelli della storia urbana ha dedicato trenta anni di studi e di scritti. 
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